Tema Natale: che cos'è e a cosa serve
Sapere la posizione dei pianeti nell'istante in cui nasciamo può davvero aiutarci a conoscere noi stessi?
<< Se le persone, l'istruzione delle quali lascia a desiderare, hanno creduto fino ad oggi di poter prendere in giro l'astrologia, considerandola come una pseudo-scienza liquidata da molto tempo, questa astrologia, che rimonta dal profondo dell'anima popolare, si presenta oggi, di nuovo, alle porte delle nostre università che aveva lasciato tre secoli or sono>>.
(Carl Gustav Jung)
La Carta del cielo (detta anche tema radicale o tema natale), altro non è che un'istantanea della volta celeste nel momento e nel luogo di nascita. In questa “fotografia” vengono riportate le posizioni dei pianeti in relazione ai 12 segni dello Zodiaco, e alle 12 “case”. Essendo la carta del cielo realizzata in forma di cerchio,i punti occupati dai pianeti formano tra loro delle relazioni angolari, che vengono chiamate “aspetti”, ognuno caratterizzato da un particolare significato, in funzione dei pianeti coinvolti.
Ma davvero le posizioni planetarie nel momento di nascita possono in qualche modo avere influenza sul carattere del nascituro? Per trovare risposta a questa domanda ci affidiamo ancora una volta a Jung, che scrive:”Ognuno di noi è nato in un determinato istante, in un determinato luogo, e come i vini di annata possiede la qualità dell'anno e della stagione in cui è nato. Questo è quanto afferma l'astrologia”. Appare chiaro allora, il perché gli antichi guerrieri vichinghi facessero nascere i propri figli proprio nel periodo che ricade sotto il segno dell'Ariete (segno di fuoco, maschile, cardinale, positivo, governato da Marte Dio della guerra), credendo così di dare alla luce bambini più predisposti all'addestramento militare.
Naturalmente il nostro pregiudizio nei confronti delle antiche culture ci impone di collocare buona parte delle loro azioni rituali nel campo della superstizione. Tale pregiudizio è destinato ad avere la peggio di fronte all'attualissimo concetto di “sincronicità”, elaborato dal solito Jung. Ed è sotto questo profilo, ovvero all'interno della visione astrologica cosiddetta “simbolista” che risulta utile ed interessante leggere le carte del cielo, pur senza negare la validità delle evidenze astrologiche intese secondo il principio di causa ed effetto (ovvero il “fatto astrologico in sè", laddove una particolare posizione planetaria produce statisticamente un determinato effetto prevedibile, verificabile ed oggettivo).
Secondo Jung, infatti, la natura è regolata oltre che dal principio di causalità (causa-effetto), anche da un ulteriore principio di nessi “a-causali”, cioè un principio che lega due eventi che avvengono in contemporanea , connessi tra loro, ma non in modo tale che l'uno influisca materialmente sull'altro (cioè in modo “causale”). E sono proprio le configurazioni astrali a rappresentare il massimo esempio di sincronicità. Ecco che il transito o la posizione nel tema radicale di questo o quel pianeta ha un riscontro verificabile sull'uomo, senza dover per forza ricercare il perchè dell'evidentissimo legame tra macrocosmo (lo Zodiaco), e microcosmo (l'uomo). “Come in alto, così in basso”, direbbe qualcuno. “Coincidenze significative”, aggiungerebbe Jung.
«Voglio dire per sincronicità le coincidenze, che non sono infrequenti, di stati soggettivi e fatti oggettivi che non si possono spiegare causalmente, almeno con le nostre risorse attuali.»
(Carl Gustav Jung)
Ed allora possiamo deporre le armi di fronte al principio di sincronicità, invece di lottare cercando invano un perché alla straordinaria evidenza del “fatto astrologico in sé”, iniziare a porci come semplici osservatori di un mistero che è ben lungi dall’essere svelato ed infine veder dissolvere quell’idea scientista di un <<io>> separato dall’universo vivente che ci circonda, sotto il cui giogo non potremmo trovare altro che ulteriori domande, dubbi e perplessità. Semplicemente, non serve sapere il PERCHE’ la carta del cielo è in grado di suggerirci (e mai determinare) da quale prospettiva guardare i vari aspetti della nostra personalità, sempre per un fine evolutivo e non utilitaristico (sebbene sia in grado di fare anche questo!).
Di seguito è riportato come esempio il tema natale di Diego Armando Maradona, insieme ad un piccolissimo stralcio di interpretazione fatta da uno dei più grandi astrologi dei nostri tempi, Marco Pesatori.
Pesatori scrive:” […] Il Sole congiunto a Nettuno in casa dodicesima (dodicesima-piedi; Nettuno-sensibilità) non si traduce solo nella abilità straordinaria del giocatore più grande che abbia calcato i campi di calcio, ma anche in uno spirito avventuroso ed eccessivo, che porta spesso la casa dodicesima verso ambiti di pericolosa autodistruzione. Pesantissime le lesioni di Venere, in Sagittario congiunta all’ascendente, che entra in conflitto con la Luna in Pesci psichicamente molto delicata. […]”.
Nel cerchio esterno sono riportati i segni zodiacali con i relativi simboli, all’interno del cerchio possiamo leggere la posizione dei vari pianeti nel momento della nascita anch’essi rappresentati in forma simbolica, gli spazi (numerati) che intercorrono tra i raggi di questo cerchio rappresentano invece le Case, ognuna strettamente connessa ad un particolare ambito della vita. Le linee blu e rosse indicano gli “aspetti” che formano tra loro i vari pianeti. Leggere la carta natale diventa estremamente semplice una volta acquisite le basi, interpretarla correttamente invece, è un traguardo riservato solo a coloro i quali seriamente e con umiltà decidono di dedicarsi con costanza all’arte di Urania. Nei prossimi articoli cercheremo di attribuire significati ai simboli, in modo che ciascuno possa analizzare la propria carta natale autonomamente.