Rimedi Fantastici E Come Utilizzarli - Per I Malanni Della Stagione Fredda
L’uomo ha da sempre utilizzato le “erbe” per curarsi. Attualmente è la fitoterapia la scienza che utilizza le piante medicinali e i loro derivati a scopo terapeutico, non rappresentando più quindi un rimedio alternativo della nonna che agisce per cause magiche ma una vera e propria soluzione farmacologica.
PIANTE E ALTRI RIMEDI PER I MALANNI DELLA STAGIONE FREDDA
IL SALICE: UN’ASPIRINA VEGETALE
Tutti noi possiamo ammirare questo albero maestoso alto ben 22 metri, ma solo pochi sanno che è da un costituente chimico presente nella sua corteccia che deriva uno dei farmaci più usati e conosciuti nel mondo, cioè l’aspirina.
Quando utilizzare il salice??
Viene impiegato in caso di diarrea, nausea, emorragie e ulcere gastriche, ronzio auricolare, influenza. La corteccia viene utilizzata come analgesico e febbrifugo, utile in caso di reumatismi, dolori articolari e muscolari, nevralgie e forme febbrili da malattie da raffreddamento.
Come utilizzarlo??
Si consiglia di somministrare 2 g di corteccia polverizzata in una bevanda al momento dei pasti; come anche un decotto ottenuto utilizzando 30 g di corteccia triturata in un litro di acqua, facendo bollire per 5 minuti e lasciando in infusione per 10, per poi filtrarla e assumerne 200 ml per 3 volte al giorno ai pasti.
IL SAMBUCO, UNA PIANTA PER L’INVERNO
Cresce in boschi umidi e radi, lungo le siepi e i fossi, nelle zone rurali, dal piano fino alla zona montana di tutta l’Italia. I suoi fiori bianchi, raccolti ad ombrello, hanno un profumo molto intenso e si trasformano poi in bacche.
Quando utilizzare il sambuco??
Mangiando le sue bacche crude si ottiene un effetto lassativo. I frutti freschi e maturi possono anche essere utilizzati per deliziosi succhi e marmellate gustose. Sono però i suoi fiori a mostrarsi particolarmente utili contro i malanni della stagione fredda. Trovano infatti indicazione in tutte le malattie da raffreddamento come influenza e raffreddore, anche se accompagnato da febbre. La sua azione è prevalentemente sudorifera, questo fa si che sia una pianta particolarmente utile nelle malattie febbrili poiché favorisce l’eliminazione delle tossine ed in oltre permette la diminuzione della temperatura corporea. Nei casi invece in cui c’è un rallentamento nell’eliminazione delle urine, favorire la sudorazione vuol dire contribuire alla disintossicazione dell’organismo.
Come utilizzarlo??
Le infiorescenze possono essere utilizzate in tisana spesso in associazione con altre piante come ad esempio il tiglio, la spirea olmaria oppure la rosa canina che è ricca di vitamina C e quindi ottima per le difese immunitarie. Ricordate di tenere ben coperta la tazza una volta preparato l’infuso perché i principi attivi dei fiori di sambuco sono molto volatili, cioè tendono a liberarsi nell’aria con il vapore.
PROPOLI: LE API CI AIUTANO CONTRO IL DURO INVERNO
la propoli è forse il prodotto dell’alveare di più antica e varia applicazione terapeutica. Le api la utilizzano per riparare fessure o aperture che si formano nell’arnia, in particolare è usata per “sterilizzare” le cellette che accoglieranno le uova dell’ape regina. Viene anche impiegata poi per imbalsamare “cadaveri” di insetti penetrati a scopo di saccheggio per impedirne la putrefazione. Da queste osservazioni deriva la scoperta delle proprietà antibatteriche e antifungine.
Quando utilizzare la propoli??
Molto utile nelle affezioni del cavo orale e delle vie respiratorie. Il comune “mal di gola” può essere debellato da questo “antibiotico naturale” senza presentare gli effetti collaterali degli antibiotici. Usato anche per l’igiene e l’asepsi del cavo orale. Ottima se utilizzata per la pelle per la sua proprietà antifungina, utilizzata come antivirale (ancora in fase di studi) contro l’influenza e il raffreddore. Utile nella cicatrizzazione di ferite, piaghe, ustioni.
Come utilizzarla??
Per il mal di gola può essere utilizzata in compresse da sciogliere in bocca. Per l’igiene del cavo orale e l’asepsi, si può preparare un colluttorio diluendo 10-15 gocce di tintura in mezzo bicchiere d’acqua. Sono da preferire i prodotti che sull’etichetta riportano non solo il contenuto di propoli, ma anche la quantità dei principi attivi.
AGLIO: UN BULBO DALLE MILLE VIRTU’
L’aglio è uno dei più antichi medicamenti conosciuti dall’uomo. Gli antichi erano convinti che prevenisse le malattie, aumentando la forza e la resistenza fisica. Nel medioevo veniva chiamato “la panacea del povero o del contadino”.
Quando utilizzare l’aglio??
Nel secolo scorso era utilizzato per raffreddore, tosse e altre affezioni respiratorie. Ha una potente azione antibatterica a livello polmonare, intestinale, cutanea e delle prime vie aeree, che ne giustifica l’uso tradizionale. Ottimo coadiuvante nella prevenzione della formazione di emboli, responsabili di attacchi cardiaci e apoplessie. Possiede infatti una grande attività antitrombotica e antiaggregante piastrinica, come pure è capace di impedire l’aumento dei lipidi circolanti nel sangue. Ciò è utile per iperlipidemie e per la prevenzione di alterazioni vascolari dovute all’età. Favorisce la riduzione dei valori pressori del sangue nei soggetti ipertesi. Facilita la penetrazione del glucosio nelle cellule, quindi è molto indicato in caso di diabete, senza però interrompere la terapia medica.
Come utilizzarlo??
poichè l’aglio crudo ha un sapore acre e piccante e può produrre una sensazione di bruciore alla lingua, può essere assunto come estratto secco in confetti o capsule e come tintura madre in gocce. Per eliminare l’odore agliaceo dell’alito è sufficiente masticare delle piante tradizionalmente rinfrescanti dell’alito e cioè: prezzemolo, finocchio, anice.
Da ricordare che l’assunzione di aglio va evitata in soggetti con disturbi allo stomaco e in quelli con tendenza alle emorragie.
È importante sottolineare come diceva Paracelso che “in natura tutto è veleno, solo la dose fa la differenza”, quindi NO AL FAI DA TE. Ci sono molte precauzioni da prendere prima di utilizzare rimedi fitoterapici, quindi rivolgiti sempre ad un professionista.
E tu conoscevi le proprietà di queste piante? Ti è mai capitato di utilizzarle in qualche modo?
ABBI CURA DI SPLENDERE