Monk Fruit: possibile utilizzo nella prevenzione della Diabesità?
Cos’è il monk fruit? Originario della Cina Meridionale il cosidetto “frutto del monaco” o nome botanico Siraitiria grosvenorii appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae e da diversi anni la China Food and Drug Administration lo ha introdotto nella lista dei dolcificanti permessi all’interno delle preparazioni alimentari.
Per diversi anni è stato utilizzato nelle preparazioni farmacologiche per il trattamento di infiammazioni del tratto respiratorio [1].
Nel tempo questo frutto ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per le sue proprietà benefiche ed il suo elevato potere dolcificante che lo rende ideale per alcuni soggetti con patologie quali ad esempio il diabete. Il monk fruit è stato oggetto di studio da parte di diversi gruppi di ricerca e diversi studi fitochimici hanno rivelato come la composizione chimica della stessa pianta e del suo frutto includa prevalentemente l'iridoide e i glicosidi fenilpropanoidi [2-3].
Le evidenze dimostrano che a seguito di processi di purificazione possono essere estratti alcuni suoi composti (triterpenoidi, flavonoidi e amminoacidi) con varie attività biologiche tra le quali quella antiossidante, epatoprotettiva, ipoglicemica, immunologica e antinfiammatoria [4-5-6-7-8]. E’ stato cosi possibile utilizzare le proprietà dolcificanti del frutto nella preparazione di bevande e alimenti a basso contenuto di zucchero (sugar-free innovative foods and beverages) e a basso contenuto calorico in quanto la maggior parte dei frutti contenenti glicosidi possiedono poche calorie [9].
Questo è sicuramente un aspetto che approfondito grazie ad ulteriori prove ed evidenze scientifiche potrà rappresentare una valida alternativa allo zucchero comunemente utilizzato dall’industria alimentare per la preparazione di alimenti e bevande che spesso risultano essere anche ipercaloriche e quindi non adatte alla prevenzione o al trattamento di alcune patologie dove il controllo del peso corporeo e di alcuni valori biochimici relativi ad un quadro glicidico e lipidico risulta essere fondamentale [10].
Il monk fruit potrebbe essere quindi un possibile candidato tra i dolcificanti utilizzati negli alimenti per i pazienti con obesità e diabete? Attualmente, la maggior parte delle evidenze scientifiche è a favore di tale tesi ma ulteriori studi su questo particolare frutto e sulle proprietà dei suoi componenti saranno utili e necessari per confermare le già note proprietà benefiche e soprattutto per determinarne gli effetti in relazione alle dosi di consumo, possibile tossicità ed eventuali applicazioni cliniche future.
Bibliografia
1. Lu, A. M., and Zhang, Z. Y. (1984). The genus Siraitia Merr. in China. Guihai. 4, 27–33.
2. Qing, Z. X., Zhao, H., Tang, Q., Mo, C., Huang, P., Cheng, P., et al. (2017). Systematic identification of flavonols, flavonol glycosides, triterpene and siraitic acid glycosides from Siraitia grosvenorii using high-performance liquid chromatography/ quadrupole-time-of-flight mass spectrometry combined with a screening strategy. J. Pharm. BioMed. Anal. 138, 240–248. doi: 10.1016/j.jpba.2017.01.059
3. Chu, D., Yaseen, A., Wang, L., Chen, B., Wang, M., Hu, W., et al. (2019). Two New Cucurbitane Glycosides from the Fruits of Siraitia grosvenorii Swingle. Chem. Pharm. Bull. 67, 721–724. doi: 10.1248/cpb.c19-00210
4. Chen, Q. B., Cheng, Z. Q., Yang, J. X., Yi, X. H., and Dong, C. M. (2006). Extraction and structure identification of Siraitia grosvenorii squalene. Guihaia. 26, 687– 689. doi: 10.3969/j.issn.1000-3142.2006.06.024
5. Chen, W. J., Wang, J., Qi, X. Y., and Xie, B. J. (2007). The antioxidant activities of natural sweeteners, mogrosides, from fruits of Siraitia grosvenorii. Int. J. Food Sci. Nutr. 58, 548–556. doi: 10.1080/09637480701336360
6. Nie, J., Yan, K., Sui, L., Zhang, H., Zhang, H., Yang, X., et al. (2019). Mogroside V improves porcine oocyte in vitro maturation and subsequent embryonic development. Theriogenology 141, 35–40. doi: 10.1016/j.theriogenology.2019.09.010
7. Zhang, Y. L., Zhou, G. S., Peng, Y., Wang, M. Y., and Li, X. B. (2019). Anti-hyperglycemic and anti-hyperlipidemic effects of a special fraction of Luohanguo extract on obese T2DM rats. J. Ethnopharmacol. 247, 112273. doi: 10.1016/j.jep.2019.112273
8. Abdel-Hamid, M., Romeih, E., Huang, Z., Enomoto, T., Huang, L., and Li, L. (2019). Bioactive properties of probiotic set-yogurt supplemented with Siraitia grosvenorii fruit extract. Food Chem. 303, 125400. doi: 10.1016/j.foodchem.2019.125400
9. Soejarto, D. D., Addo, E. M., and Kinghorn, A. D. (2019). Highly sweet compounds of plant origin: From ethnobotanical observations to wide utilization. J. Ethnopharmacol. 243, 112056. doi: 10.1016/j.jep.2019.112056
10. Gong X, Chen N, Ren K, Jia J, Wei K, Zhang L, Lv Y, Wang J, Li M. The Fruits of Siraitia grosvenorii: A Review of a Chinese Food-Medicine. Front Pharmacol. 2019 Nov 22;10:1400. doi: 10.3389/fphar.2019.01400. Erratum in: Front Pharmacol. 2020 Jan 30;10:1627. PMID: 31849659; PMCID: PMC6903776.