Meditazione: Cuore del benessere
Che significa Meditazione?
La parola “meditazione”, nel linguaggio comune, viene impropriamente utilizzata per indicare lo “scervellarsi” su qualcosa: meditare su un problema.
Talvolta, invece, evoca l'immagine classica del Bonzo (monaco con la testa rasata) che sta fermo seduto a gambe incrociate in attesa di chissà cosa.
In entrambi i casi vi è un fondo di verità: attraverso la meditazione si lavora sul sistema nervoso centrale e la tecnica spesso usata è appunto lo “stare” fermi, in una posizione comoda, portando l’attenzione al respiro.
Perché Meditare?
La pratica della meditazione, nelle sue molteplici forme, era già nota in tempi antichissimi a numerose culture per i suoi innumerevoli benefici.
La mente ordinaria vaga da un pensiero all'altro disperdendosi, mentre facciamo qualcosa pensiamo ad altro. Così facendo, sovraccarichiamo il cervello portandoci ad un alto grado di tensione generale.
Attraverso una pratica costante di meditazione, ritroviamo la serenità della mente e, di conseguenza, permettiamo al sistema nervoso centrale di allentarsi e di rilasciare le tensioni.
Con un basso grado di tensione, possiamo utilizzare la mente in maniera più efficace, concentrandola solo all'occorrenza.
Spesso non riusciamo in qualcosa perché la nostra tensione mentale e fisica è talmente alta che abbiamo difficoltà a rimanere concentrati in quello che stiamo facendo.
“Muovere cielo e terra senza sforzo è una semplice questione di concentrazione”(Y. Tsunemoto – Hagakure – il libro segreto dei Samurai).
Come si Medita?
Esistono tantissime tecniche, alcune più antiche e altre più moderne. Partendo dalle basi, ciò che a noi interessa in questa sede è favorire il rilassamento del corpo e di “pulire” la mente.
Nella meditazione da seduti (zazen) si sta a gambe incrociate (proprio come il Bonzo), con la schiena dritta o appoggiata contro un supporto, affinché il nostro corpo sia in una posizione il più comoda possibile, ma che -al contempo - ci permetta di non sprofondare nel sonno. Infatti, è necessario che mente e corpo, lentamente, si rilassino portandoci in uno stato di dormiveglia, prediligendo, a tal fine, la posizione da seduti rispetto a quella da sdraiati, per mantenere un minimo stato di tensione, che ci permetta di rimanere comunque svegli.
Per meditare è fondamentale stare comodi poiché la mente segue le sensazioni del corpo.
All'inizio è meglio tenere gli occhi chiusi per evitare di far entrare ulteriori stimoli, si inspira ed espira soltanto dal naso. In seguito, quando si ha buona padronanza della tecnica si possono tenere gli occhi socchiusi se non addirittura aperti.
Restare fermi in posizione concentrandosi sul respiro può essere un buon metodo per iniziare.
La mente tenderà, come suo solito, a disperdersi e, allora, ciò che potremo fare è riportarla costantemente al respiro, osservando i pensieri, come fossimo osservatori esterni, senza identificarci con essi e senza seguirne il flusso.
Nella profondità di questo rilassamento la mente ordinaria e dispersiva lascia spazio ad una mente limpida, creativa e affilata.
Un'immagine che può descrivere sommariamente l'esperienza è quella di un cielo nuvoloso, in cui lentamente le nuvole si diradano, lasciando spazio al cielo azzurro.
Dedicare almeno 20 minuti della giornata a tale pratica dona preziosi benefici. Tuttavia è riduttivo “spiegare” la meditazione attraverso le parole, per cogliere l’essenza di questa semplice e raffinata pratica bisogna farne esperienza.
All'inizio, come per ogni cosa nuova, potreste sentirvi a disagio, noterete che la mente ordinaria è molto rumorosa, occorre rallentare e distendere il respiro, ascoltarlo e lasciare che la mente lo segua.
L'unico modo per far scomparire il disagio, in qualsiasi circostanza, è di rimanere in sua compagnia.
Dunque, cos'è la Meditazione?
…Bè, bisognerebbe chiedere al Bonzo che sta lì fermo da tempo nell'apparente attesa di chissà cosa..