Inquinamento e Covid-19, quali relazioni?
Stile di vita e prevenzione
E' ormai consolidato da moltissimi studi che uno stile di vita sano basato su un’alimentazione buona, una corretta attività sportiva e delle relazioni personali sane hanno un incidenza positiva su qualsiasi tipo di patologia (non solo sul Covid-19).
Sicuramente la scelta di un luogo, dove stabilire la propria residenza, sano e con un basso tasso di inquinamento rientra pienamente nei fattori di prevenzione di molteplici patologie.
Stati infiammatori
Spesso, abbiamo la convinzione che l’assenza di patologie sintomatiche sia sinonimo di salute, questo è una convinzione errata poiché spesso a causa di malsane abitudini abbiamo degli stati infiammatori interni che trascuriamo poiché appunto asintomatici.
Questi stati infiammatori, possono riguardare diversi apparati (che non sono comunque separati tra di loro!) come l apparato digerente oppure l’apparato respiratorio.
L’apparato digerente è spesso sollecitato da cibi poco salubri o anche stati emozionali negativi che permangono per molto tempo.
L’apparato respiratorio, invece, viene spesso sollecitato da agenti inquinanti esterni come l’esposizione ai PM 2,5 (ovvero polveri sottili).
Non è un mistero che i centri città, sempre più sovraffollati, siano i luoghi con un livello di PM 2,5 più alto e quindi che questa sia quasi sempre la causa di stati infiammatori a carico dell’apparato respiratorio.
Come reagisce il nostro corpo alle polveri sottili?
Le persone costantemente esposte alle polveri sottili producono in risposta, una proteina chiamata ACE2. E’ un enzima di superficie che sta sulle membrane cellulari delle cellule dei polmoni, delle arterie, del cuore, dei reni e dell’intestino.
Senza scendere nei dettagli medici più approfonditi, nel caso della produzione di ACE2 in risposta ai PM 2,5 è considerata una protezione per noi contro questa tipologia di infiammazione polmonare.
Qual’è la relazione con il Covid-19?
Purtroppo questa stessa proteina che ci aiuta a proteggerci dalle polveri sottili, è la stessa che favorisce l’azione dannosa del Covid-19! L’ACE 2 è quindi la “serratura” che il Covid-19 utilizza per penetrare all’interno della cellula umana e infettarla.
Si evidenzia in uno studio portato avanti da Mauro Minelli, immunologo e visitor professor di immunologia clinica nell’Università di studi Europei “J.Monnet”, con la dottoressa Antonella Mattei, ricercatrice di Statistica Medica presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Facilità nell’espansione del Covid-19
Questa proteina quindi, come evidenziato prima, si trova anche in altri distretti del nostro corpo, come: cuore, reni e intestino. Essa è presente in maniera più elevata rispetto alla media nel caso in cui nel nostro corpo ci sono squilibri eccessivi che magari ancora non si sono espressi attraverso una vera e propria patologia.
È importante, perciò, cercare di mantenere uno stile di vita più sano ed equilibrato possibile per cercare anche di arginare e limitare i danni che potrebbero provenire da un eventuale contagio da Covid 19, come evidenziano le ultime scoperte relative anche allo stato di forma fisica dei pazienti che evitano gli effetti collaterali peggiori dell’infezione.
Fonti