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Immagine del redattoreGiada Stecco

Il disegno e i colori nel Feng Shui

Aggiornamento: 27 apr 2021

“L’importanza di indossare un luogo nuovo, non importa se fa male, pensa Monet, purché io sia io ed il nuovo sia a me conosciuto. La ricerca interiore ci spinge fuori dai nostri luoghi di potere, si fortifica attraversando gli inferi, è impossibile baciare ad occhi chiusi la luce se prima non abbiamo aperto gli occhi di fronte alle nostre ombre. Ognuno discute della mia arte e finge di capire, come se fosse necessario capire, quando è semplicemente necessario amare…

… un giorno Monet trova il coraggio di uscire fuori, a dipingere lontano dalle sue comodità, a presentare il suo colore ad olio al vento e ad ammettere, alla vita, la sua fragilità... nasce l’impressionismo”



DISEGNO DA SEMPRE


Disegno deriva dal verbo disegnare, che ha origine a sua volta dal latino designare, un termine che può essere tradotto in molti modi: "abbozzare, accennare, alludere, delimitare, tracciare, notare, segnare, imitare, scegliere, ordinare, disporre" (Treccani). Non diversamente da un testo scritto, infatti, attraverso il disegno la persona sceglie cosa

vuole “dire”, in base a quale “vestito” vuole indossare in quel determinato momento, in cui è sola con foglio, matita e qualche colore. Sia il disegno sia la scrittura comunicano idee, esperienze, emozioni e ricordi. Attraverso il disegno possiamo esprimere la propria interiorità, esprimere le proprie emozioni e imparare anche a conoscerci meglio. Il disegno non è altro che una trama di segni e, se ci fai caso, è una pratica comune a tutte le culture e a tutte le età dell'uomo da sempre; dall’era della pietra con le incisioni rupestri nelle caverne, ai Greci, al Medioevo, al Rinascimento, al giorno d’oggi, dal bimbo con i suoi primi scarabocchi, all’architetto per i suoi progetti e così via...

Esattamente come produrre suoni, lasciare e tracciare segni è qualcosa di atavico, che fa parte del nostro corredo genetico, nel DNA e nello sviluppo dell’essere umano, così come usare le mani. Gesticolare altro non è che tracciare segni nell’aria, per rafforzare il concetto.

All’inizio, serviva ad esprimere concetti che a parole non si potevano esprimere; se ci pensi, ancora oggi, (noi italiani in questo diamo il meglio di noi) quando dobbiamo farci capire in un paese estero soprattutto, usiamo i gesti. I segni sono state le prime forme di linguaggio, di comunicazione… le parole sono venute dopo, molto dopo. Il disegno pertanto è nato per trasmettere un messaggio, successivamente è stato “piegato” all’estro artistico. Perché tutto questo? Perché l’uomo non è nato come essere solitario. Non è nato da solo, esemplare a sé stante, ma altresì per stare in branco, con i suoi simili e ha un bisogno estremo di comunicare. E per farlo, per prima cosa ha imparato a tracciare segni. E perfezionando questi segni e le tecniche per lasciarlo, ha creato il disegno; non ci pensiamo mai ma, a differenza delle parole, gli oggetti sono trasversali, cioè spesso simili se non uguali in ogni paese e cultura. Quindi disegnandone uno, possiamo creare un contatto all’istante. Ti è facile comprendere ora come mai il disegno sia cosi frequentemente impiegato, nei sentimenti, slogan, nell’illustrazione letteraria, nell’animazione e nei racconti o fumetti, in architettura, in ingegneria, in arredamento e decorazione, sui dolci, sui vestiti… è praticamente ovunque.

Perché disegnare è esprimere. Disegnare è raccontare, dire, parlare… e non c’è una sola riga, segno e tratto che non dica qualcosa o non nasconda un messaggio!



QUINDI: DISEGNANDO TI ESPRIMI. E ESPRIMENDOTI CREI


È importante comprendere questo concetto, perché non importa chi o cosa disegnerai o quante persone vedranno le tue opere. Anche se rimanessero chiuse in un cassetto, rappresenteranno comunque qualcosa che tu volevi esprimere, raccontare. Abbiamo detto che anche un solo semplice tratto è importante, perché ci permette di condividere, di esprimerci, allora nasce l’esigenza di farlo arrivare nel modo giusto. Ognuno di noi ha un archivio di informazioni e di immagini che nella maggioranza dei casi sono quelle che hanno anche gli altri ma differiscono sempre un po’ le une dalle altre perché vengono modificate e filtrate da ognuno secondo le proprie sensibilità. Ne consegue, che ognuno di noi, vedendo il medesimo tratto, ne può ricavare un messaggio, una sensazione, una interpretazione similare a quella degli altri ma comunque unica. Di conseguenza, creare per sé stessi va benissimo, e se vogliamo disegnare una mano con sei dita è una nostra libertà e può avere anche un significato profondo per noi, ma se lo vogliamo poi condividere, dobbiamo essere bravi a dare sufficienti elementi per comprendere il disegno in modo da trasmettere il messaggio in modo corretto.




QUAL’E’ IL TUO LIVELLO?


Non è importante, perché disegnare è esprimere te stesso, la tua impulsività artistica, il tuo estro.

Quante volte anche chi “non sa disegnare” ha tracciato uno schema, delle indicazioni stradali, un concetto o un simbolo? Tutti, anche più volte al giorno. Perfino gli scarabocchi e i ghirigori fatti mentre siamo al telefono parlano di noi, e sono una nostra espressione. Chiunque è in grado di tenere una matita in mano e di tracciare segni. La bravura e il talento sono un’altra cosa; sono elementi che hanno bisogno di studio, allenamento per poter crescere ed esprimersi al meglio. Sono come piante che se coltivate crescono rigogliose o seccano. Ma sai che ti dico? “Non c’è terreno talmente secco da non permettere che niente vi cresca”. Per quanto arido sia, c’è sempre la possibilità che qualcosa attecchisca e nasca. Si tratta solo di provarci. L’arte, il disegno e ogni altra espressione artistica sono strumenti accessibili a tutti. E quindi la motivazione prima deve essere la propria felicità, il proprio stare bene e la propria soddisfazione. Se ciò che facciamo raggiunge questo livello di emozioni anche se si tratta di un semplice abbozzo in un foglio, è sicuramente un’ottima opera; anche solo per scaricare dalla tua testa le mille cose da fare... provaci! Ti basterà scrivere o fare un piccolo schizzo e vedrai che appiccicherai in quel piccolo foglio di carta tutto ciò che non ti permette di sentirti leggero… lascia che la tua mano decida cosa vuole esprimere. Dai spazio alla tua libertà di espressione e libertà.

"Bisogna disegnare sempre, disegnare con gli occhi se non si può disegnare con la matita. Finché non farete procedere la riflessione con la pratica, non farete niente di veramente buono". (Jean-Auguste-Dominique Ingres, Pensieri e massime, 1870).



IL DISEGNO PRENDE VITA


Da un semplice disegno si può capire anche il carattere, lo stato d’animo di una persona. Esso infatti è capace di interpretare il tuo mondo. Ti mette a nudo. Ti libera e ti fa conoscere. Ti rivela, ti esprime.

E se al semplice disegnare aggiungessimo colorare?! Arriviamo alla genesi dell’arte. Il semplice abbozzo a matita di “espressione pura” prende vita con gli effetti cromatici in un vortice di “espressione artistica”.

Gli uomini provano un grande piacere nel vedere i colori, hanno bisogno dei colori come della luce” (Goethe). Basti pensare il sollievo che si prova quando, in una giornata di foschia, il sole splende su qualche tratto di paesaggio rendendone visibili così i colori. L’attribuzione di particolari virtù terapeutiche alle pietre preziose colorate può venir spiegata dalla profondità di questo inesprimibile piacere. Ogni singolo colore ci dona un particolare stato d’animo.



L’IMPORTANZA DEI COLORI NEL FENG SHUI


Se ora sei arrivato fin qui spero che un po’ di voglia di disegnare ti sia venuta. Ma ora voglio parlarti dell’importanza dei colori. Al disegno donano l’anima… Il colore per l’uomo è terapia, e svela come il disegno, lati di noi.

Ma conosci l’arte del Feng Shui? È molto antica e considera i segnali naturali dell’ambiente e l’effetto che essi hanno su di noi, ad esempio attraverso le forme, i percorsi, la posizione degli accessi e delle aperture, i colori, i materiali, i suoni, l’illuminazione, l’esposizione solare, i luoghi in cui viviamo e lavoriamo.



La teoria dei colori… e alcuni consigli pratici


Secondo il Feng Shui, infatti i colori hanno un enorme importanza su di noi, perché rivelano il nostro stato d’animo psico-fisico, il nostro carattere ed inoltre hanno degli effetti particolari su di noi, sia che li indossiamo, sia legati alla nostra casa.

Vediamone alcuni:

Il BLU – rappresenta la profondità, ascolto interiore, contatto con le emozioni, contatto con i propri istinti, bisogno di prendersi spazio di interiorizzazione. Emana energia positiva, trasmette serenità e favorisce la concentrazione. Indicato per gli spazi di lavoro e la camera da letto. A livello di interazione psico-fisica è sedativo del sistema nervoso, rilassante, riduce la frequenza cardiaca e respiratoria.

Da abbinare insieme a toni caldi. Una camera da letto o un soggiorno interamente blu sono quindi da evitare, mentre una tonalità azzurra potrebbe essere adeguata sia per la zona giorno che per quella notte.

VERDE – Colore collegato alla natura (anche solo inserendo piante nella casa), rilassa, sia se siamo stressati sia se siamo sotto-tono, collegato alla crescita, collaborazione (perfetto se si deve lavorare in team), flessibilità, equilibrio e meditazione, prendersi il proprio spazio di movimento, fisico e mentale, stimola la creatività e curiosità. Colore della novità e dell’equilibrio. Trasmette un’energia che rigenera e sembra favorire la digestione, per questo è perfetto per la cucina. A livello di interazione psico-fisica è calmante senza essere depressivo, rilassante ma non abbassa il tono vitale, riequilibra le funzioni digestive.

In ragione di ciò il verde potrebbe essere particolarmente indicato per la stanza da letto, il luogo in cui per antonomasia regna il relax, e per dare una nuova veste alle porte che ci consentono di accedere ad un'altra realtà. Ovviamente bisogna fare attenzione all'intensità del colore, prediligendo le tinte tenui a quelle molto scure che sono assai più impegnative.

ROSSO – rappresenta l’emotività, le emozioni forti (gioia, eccitazione, entusiasmo, rabbia e irritazione), la passione, l’amore ma anche il pericolo. A livello di interazione psico-fisica aumenta il battito cardiaco, aumenta la circolazione del sangue, aumenta la temperatura corporea, aumenta le tensioni muscolari, stimola gli eccessi emotivi.

Proprio per questo motivo è un colore indicato per le zone giorno della casa, senza comunque abusarne, magari equilibrandolo con toni freschi o piante, mentre non è consigliato per la camera da letto e in bagno poiché troppo pesante… Le persone che prediligono il rosso vivo non devono comunque temere: il colore deciso è perfetto per le finiture in ogni ambiente della casa, dalla cucina alla camera da letto. Una nota di colore che evoca energia e prestanza fisica si può adeguare a qualunque contesto, è sufficiente non esagerare!

GIALLO – collegato al simbolo dell’abbondanza, saggezza interiore e del sole, bisogno di gioia, estroversione, calore, stimola lo stare in contatto con gli altri e la creatività. Porta il sole e la luce all’interno dell’abitazione. Vivace e brillante, le sue tonalità allontanano le energie negative e sono indicate anche per le zone studio e la cameretta dei più piccoli. A livello di interazione psico-fisica agisce sull’umore, perfetto se si hanno sbalzi di umore (tra tristezza e felicità), simbolicamente è la luce che accende per dare luminosità al buio, aiuta la digestione, favorisce la concentrazione, stimola la nostra capacità di stare concentrati. Da un effetto di calore, anche se si guarda un paesaggio attraverso un vetro giallo, specialmente in giornate grigie d’inverno, l’occhio ne viene allietato, il cuore si allarga, l’animo si rasserena, un immediato calore ed energia ci prende. Positività e ottimismo.

Perfetto da usare negli ambienti dove si ha bisogno di rimanere concentrati/attivi, perfetto da usare sulle pareti ma anche attraverso l’abbigliamento o accessori d’arredamento, perfetto da usare nel periodo invernale perché scende l’umore e il tono vitale, anche consumare cibi di colore giallo/arancio come carote, zucca, caco, arancia ecc. Perfetto in cucina, (anche l’arancio, perché stimolano l’appetito) e, in tonalità chiare, in soggiorno.

BIANCO-GRIGIO-AZZURRO – senso di pulizia e ordire, chiarezza mentale, collegati all’asetticità e iper controllo su sé stessi e l’ambiente, determinazione, razionalità e neutralità. Indica il candore e la purezza. Il bianco contiene tutti i colori ed è perfetto per contrastare tonalità più forti e zone in cui il metallo è molto presente. A livello di interazione psico-fisica aiuta gli stati infiammatori in particolare quelli della pelle.

Il bianco se utilizzato come colore singolo (tutto bianco) parla di estrema pulizia, e da senso di freddezza e monotonia. Da non usare come unico colore per la casa perché parla di iper controllo e la rende asettica, quindi va usato aggiungendo alle pareti delle punte di colore (beige o giallo pastello o argento) e giocando con gli arredi/accessori, in modo da scaldare l’ambiente.

NERO – Inconscio, tutto ciò che sta non alla luce, oscurità, a livello collettivo/sociale è collegato alla sensualità profonda (es. uso un abito nero per essere sensuale per una serata speciale), richiama l’intensità, la profondità e la stabilità.

Il nero può essere utilizzato per dare eleganza e rigore alla casa, perfetto se abbinato a colori neutri e con pochi contrasti. Troppo nero però rimpicciolisce gli ambienti e toglie luce, meglio limitarsi ai dettagli.

VIOLA – Spiritualità, incontro tra cielo e terra (ricercato per chi sta facendo un percorso interiore profondo di ricerca del cambiamento), sedativo ma anche stimolante, ottimo per l’insonnia, soprattutto quanto ha un tono di blu importante perché porta dentro, da evitare in caso di depressione… si può usare in camera.

ROSA - colore che stabilizza, dell’amore incondizionato, del contatto emotivo interno e con gli altri, dell’accettazione e cura per sé stessi, indicato negli stati depressivi (insieme al giallo), colore rilassante soprattutto se usato nei toni delicati.

Perfetto in camera da letto e soggiorno perché crea un effetto abbraccio, è rilassante e armonioso. Infonde socialità, accoglienza, dolcezza e delicatezza, per questo è consigliato per qualsiasi ambiente. Anche in questo caso meglio non abusarne, soprattutto nelle sue tonalità più accese.

MARRONE-BEIGE-TORTORA - solidità, sicurezza, radicamento, equilibrio, severità, sobrietà. Non usarli esagerando, i tinti chiari non danno problemi, ma in casa non possiamo usare solo queste tonalità perché spengono. Caldo e positivo, ideale per essere usato negli ambienti della casa esposti a sud.

ORO – il sole interiore, percezione del proprio valore interiore, autostima, connessione con la propria saggezza interna. Se lo si usa su una parete fare attenzione che sia una parete molto illuminata altrimenti fa un effetto marrone.



COME PORTARE IL FENG SHUI IN CASA NOSTRA… ALCUNI ACCORGIMENTI


Secondo il Feng Shui la posizione degli arredi è fondamentale. Te ne indico alcuni:

Il divano dovrebbe essere posizionato vicino a un muro e lontano da fonti energetiche (porte e finestre) per favorire una sensazione di protezione; per lo stesso motivo, il letto dovrebbe essere disposto in modo che non si debba guardare la porta quanto ci si addormenta e il più lontano possibile da essa.

Gli specchi possono aumentare la luminosità e la grandezza percepita degli spazi, ma anche ostacolare il flusso delle energie positive. Meglio quindi non installarli in camera da letto (anche se dentro un armadio vanno bene), privilegiando soggiorno o corridoio.

La cucina deve essere sempre pulita e in ordine, meglio se i fornelli sono posizionati in modo tale che l’utilizzatore abbia il controllo visivo dell’intera stanza, o almeno della porta d’accesso.

Anche gli spazi esterni devono essere sempre ben curati, che si abbia a disposizione un giardino o una terrazza. Inoltre, se ne si ha la possibilità, coltivare piante o un orticello è considerata un’ottima pratica che favorisce benessere e serenità interiore.

Molto importante è l’ordine, liberarsi di ciò che non ci serve davvero. Le finestre devono essere abbastanza grandi da far entrare bene la luce (se ci sono tende preferirle in totalità chiara). Infine, preferire sempre materiali naturali come i metalli, la pietra o il legno. Evitare il più possibile la plastica.



TU CHE COLORE SEI?


Che meraviglia! Noi stessi siamo un capolavoro, siamo un disegno perfetto, ma spesso i nostri occhi sono incapaci di vederlo. Occorre quindi stropicciarli come al mattino appena svegli e togliere quel velo sottile che ci impedisce di vedere la nostra meraviglia con uno sguardo nuovo, l’opera d’arte è dentro ognuno di noi… la nostra bellezza. Dobbiamo solo incontrarci e incontrare persone che riescano a scolpire quella bellezza.

Ora... prendi un foglio, un pezzo di carta, una matita, un colore quello che vuoi e dai sfogo al tuo mondo interiore e alla tua fantasia. E ogni tanto prova a chiederti… che colore sono? Che colore mi sento oggi? Che colore voglio essere domani? Che colore voglio “dare” agli altri?

Inoltre, prova guardare la tua casa, la tua stanzetta, o il tuo ufficio… e prova a mettere in pratica i piccoli accorgimenti che ti ho elencato; prova anche solo a cambiare la posizione, o fare ordine, spazio, o pitturare un piccolo angolo... è un ottimo modo per dare novità!

Fai quello che ti fa felice... perché tu sei il quadro, non la cornice!




BIBLIOGRAFIA

Wall Vicky, “Guarire con i colori”, ed. Mediterranee, 2001

https://www.fengshui.it/Articoli/colori-feng-shui

J. W. Goethe. “La Teoria dei colori” – Il Saggiatore, 1801

https://www.accademiaartistica.it/

https://guidopesci.it/disegno-come-richiamo-di-forme-e-colori-per-esprimersi/

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