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Immagine del redattoreGiada Stecco

Fare teatro = fare palestra!

Aggiornamento: 30 mar 2021

Teatro, cinema... che passione!

Fin da quando siamo piccoli impariamo che è buona abitudine fare un po’ di esercizio quotidiano, e quindi c’è chi si iscrive al corso di zumba, chi al corso di nuoto, chi in palestra, magari solo per l’istruttore palestrato o per fare gossip con l’amica sul tapirulant (ma questa è un’altra storia!) ... l’importante però è “fare”, e non rifarsi gli occhi o spettegolare, perché come ben sappiamo fare con costanza esercizio fisico porta enormi benefici a livello psico-fisico.

Ma questo tutti lo sappiamo no?!

Ma se vi dicessero: vai a teatro che fai palestra! Ti sembrerà strano no?

Be’ sappiate che io l’ho fatto!

Quando ero a scuola superiore ero un po’ timida e un giorno la mia professoressa di diritto (e tu ti chiederai cosa c’entra una prof di diritto con il teatro?), una mattina di inizio anno scolastico ha portato in classe un volantino dicendo di prenderlo per chi fosse interessato a partecipare al corso di teatro che li a breve sarebbe partito. Io incuriosita dal volantino, tutto colorato, lo portai a casa, e nel pomeriggio, chiamai come ogni giorno la mia amica del cuore, e quella volta ricordo che non ci siamo messe a commentare la mattinata a scuola ma a commentare la nostra prof di diritto immaginandola come insegnante di teatro (dato che in classe cercava di fare la professoressa seria e severa di diritto). E mentre commentavamo e ce la ridevamo, ci siamo dette ma perché non proviamo a partecipare così vediamo che combina?

E fu cosi per gioco che qualche giorno dopo portammo alla prof la nostra iscrizione e una settimana dopo iniziò il corso. Devo dirvi che inizialmente è stato abbastanza traumatico. Mi ricordo ancora la prima lezione, dove siamo stati messi tutti in cerchio a fare dei vocalizzi strani e muoverci assumendo le sembianze di scimmie. Ma questo piccolo trauma non ci fermò e cosi abbiamo continuato. Quel corso però durò meno del previsto e cosi quella volta non ero riuscita ad approfondire quello strano viaggio che stava iniziando ad incuriosirmi ed a prendermi sempre di più, ma una cosa me la ricordo, che mi aveva acceso una luce diversa, mi aveva fatto sentire più sicura di me.

Quel fantasmagorico corso mi rimase infatti nel cuore e pochi mesi fa, a distanza di un bel po’ di anni, cosa ho fatto? Mi si è riaccesa quella lampadina dentro di me e… mi sono iscritta a un corso di teatro!! E come ben sappiamo purtroppo il settore artistico, dei cinema, dei teatri cosi come altri settori sono stati penalizzati fortemente, ma la maggior parte ha saputo reinventarsi e molti teatri hanno aperto le porte all’online permettendo agli allievi di poter continuare a frequentare i corsi. Si sa che non è la stessa cosa, il calore che trasmette la scena dal vivo non ha paragoni, ma la tecnologia fa i miracoli e nonostante il periodo storico che stiamo vivendo è possibile fortunatamente... sembra di essere sul palco comunque.

I benefici che mi sta dando sono più di andare a sudare in palestra. Il teatro è vita e non puoi più farne a meno. Ma con questo non voglio dire di non andare a sudare in palestra, ma perché non provare ad alternare il sudore alle risate?


La palestra dell’anima... Un viaggio di scoperta dentro di noi

Che il teatro fosse in grado di produrre effetti terapeutici è cosa conosciuta da secoli.

Aristotele parlava di catarsi per descrivere l’effetto del teatro sugli spettatori. Il termine catarsi deriva dal greco kátharsis, cioè purificare. Il teatro ha la capacità di liberare, purificare l’individuo dalle contaminazioni ed incrostazioni che lo fanno soffrire. Fare teatro significa, quindi, raccogliere a piene mani la volontà di pulirsi, vedersi con occhi nuovi. È di fatto un'esperienza che, se protratta nel tempo, ci permette di entrare a contatto con la nostra essenza profonda.

Il teatro è un potente strumento capace di catalizzare processi di miglioramento espressivo e di consapevolezza di sé, fondamentali nel favorire il benessere psicologico. E’ possibile raggiungere una serie di benefici sul piano personale, sociale e culturale, mediante l’espressione artistica di pensieri, vissuti ed emozioni. Permette di imparare a stare con la propria ansia, le proprie paure e accrescere il senso di autostima ed autoefficacia. È un’opportunità per credere ed esprimere il proprio potenziale.

Attraverso la recitazione, oltre alle tecniche di respirazione, di linguaggio, di voce, di dizione, di articolazione e di movimento che certamente migliorano la vita della persona, si impara a guardare il mondo e le proprie difficoltà da differenti angolazioni; si impara a conoscere il punto di vista dell’altro, ad immedesimarsi e a rispettarlo, a conoscere le proprie emozioni, sensazioni e vissuti che spesso, nella vita di tutti i giorni, ci colgono impreparati e non esprimiamo.

Quanto è bello riuscire a parlare in pubblico senza paura, disinibiti, godendo dell’emozione di salire su un palco o semplicemente affrontando una riunione senza stress e tutto questo è possibile grazie al teatro e alle tecniche che ci insegna.


I benefici? Più di andare un ora in palestra!

Benefici per il benessere fisico e psicologico quotidiano e a lungo termine. Vediamone alcuni:


  • Aumenta l'autostima personale e rafforza la personalità, attinge nelle tue risorse interiori e riequilibra le tue emozioni

  • Aumenta la consapevolezza di sé stessi mettendoci a contatto con le parti più profonde e sconosciute di noi con cui molto spesso non interagiamo... ci tuffa nell’inconscio!

  • Aiuta a combattere l’ansia, lo stress, la timidezza, disturbi psicologici, la sedentarietà, la depressione, disturbi alimentari, disturbi di un errata percezione del proprio corpo, attacchi di panico, rabbia non controllata, difficoltà relazionali, difficoltà nel parlare in pubblico, paure, tensioni e blocchi

  • Stimola la creatività e l'empatia, aiuta a migliorare la capacità di comprendere il prossimo, scoprendo nuovi modi di ragionare e di creare

  • Arricchisce l’apprendimento, il linguaggio e aiuta la memoria

  • Unisce le persone! frequentare un corso di teatro significa appartenere ad una seconda famiglia (e in un momento storico come questo aiuta a non sentirsi soli)

  • Fa riscoprire il gusto del gioco; ti fa mettere in discussione, ti fa sentire disinibito e ti motiva al cambiamento riscoprendo il piacere di giocare prima con sé stessi e poi con gli altri.

  • Aiuta a lavorare in gruppo, stimola la condivisione, la riflessione, il rispetto.


Il teatro maschera o smaschera? è l’Arte di vedere noi stessi!

La vita ci permette di indossare varie maschere: la maschera dell'alunno, del bambino, dell’imprenditore “tutto d’un pezzo”, della ragazza perfezionista, della donna “casa e figli”, dell’uomo che “non ha mai paura” o che “non piange mai”, del sognatore, del seduttore, dell'aggressivo ecc. e questi sono gli unici mezzi che possono metterci a contatto con il nostro inconscio.

Fare teatro significa quindi far uscire la maschera che per lungo tempo si è indossata e distruggere i comportamenti e convinzioni che ci siamo autoimposti.

Quante volte nella vita si dice "avrei sempre voluto ma non posso"? Moltissime!

Fare teatro è concedersi uno spazio proprio di libertà. Il mondo fuori si ferma, si stoppa, non esiste. Durante le prove, come sul palco, gli attori si spogliano del proprio ruolo quotidiano e cominciano una vita parallela. Teatro è anche questo: concedersi un momento di relax, a fine settimana magari; è un modo per ricominciare ogni lunedì con uno spirito più tranquillo e sereno.



Ma è proprio per tutti?!

Ma certo!

Per te che quando vai a dormire la sera non riesci a dare un “sapore” alla tua giornata oppure trovi amarezza.

Per te che quando ti svegli al mattino vorresti restare lì dove sei, perché quello che ti aspetta è una quotidianità in cui non ti riconosci, di azioni “automatiche”

Per te che hai provato tanti e tanti modi per “uscire da…” e nessuno pare funzionare.

Per te che ti senti bloccato, che hai ansia di parlare in pubblico e hai paura del giudizio degli altri

Per te che ti senti solo tra la folla e per te che ti senti affollato nella solitudine.

Per te che hai desiderio di condividere e metterti alla prova

Per te che sei imprenditore e vuoi migliorare le tue doti da leader

Per te che sei mamma e hai bisogno di far uscire la bambina spensierata dentro di te

Per te che sei nonno e dentro di te ancora un c’è fanciullo che scalpita.

Insomma, il teatro è una bella palestra per l’anima e come tutte le palestre richiede impegno per vedere i risultati: che, però, ti posso assicurare, ci sono per tutti!



Quale consiglio lasciarvi quindi...

Uno solo... BUTTATEVI! E non abbiate paura di prendervi troppo sul serio! Viva il teatro!

Aiutiamo il teatro a rinascere e nasceremo anche noi!


Per migliorare l’autostima, lo stress e l’insicurezza..

CONSIGLIO DI ABBINARE A..

Aromaterapia*: olio essenziale rosmarino, arancio dolce, mandarino, sandalo, chiodi di garofano

Fitoterapia*: melissa, valeriana, biancospino, salvia, lavanda

Fiori Bach*: Crab Apple, Larch, Pine, Mimulus, Water Violet, Cerato, Holly, Agrimony

Attività fisica in particolare lo sport che ti piace o corsi in gruppo, libri di crescita personale, yoga, meditazione e una bella tazza di tisana “Energy Power” alla curcuma e cannella o “Total Relax” alla melissa e passiflora

Journaling: dedicati qualche minuto per scrivere, riportare in un diario o in un post-it o nelle note del cellulare i tuoi pensieri negativi e positivi, le tue riflessioni, le tue paure, insicurezze ma anche di cosa sei grato, i tuoi obiettivi, le tue esperienze.. insomma una specie di giornale di bordo dei tuoi pensieri

*per conoscere meglio quale rimedio naturopatico sia più adatto a te rivolgiti al tuo naturopata di fiducia.


PS: ora starai dicendo “io non ho voglia ne’ tempo di iscrivermi a un corso di teatro (anche se magari sono due ore la domenica), ho i figli, il marito, la casa, il corso di yoga, Netflix, voglio rilassarmi ecc..”; ma sai che ti dico? Fare teatro non significa solo iscriversi e frequentare un corso che ti richiede “impegno”, ma lo puoi fare anche a casa, in famiglia o da solo davanti a uno specchio. Bastano pochi minuti. La soluzione che ti propongo è: srotola un tappetino, concediti dieci minuti di esercizi/stretching, poi fermati e butta fuori tutti i pensieri che hai dentro come un bellissimo monologo che vuoi dedicarti o dedicare a qualcuno, fatti una risata o fai scendere le lacrime. Ti assicuro che dentro di te arriverà una bellissima sensazione di libertà e un enorme sorriso nel cuore.


E a proposito di sorriso se oggi per caso è una di quelle "giornate no" clicca sul video qua sopra e vedrai che riderai un po'.





BONSANTE, F. (1996). "Terapia, teatro e spazio simbolico", Informazione in psicologia, psicoterapia, psichiatria, n. 27.

RUGGIERI, V. (2001), "L'identita' in psicologia e teatro", Edizioni scientifiche magi, Roma.

Orioli W., 2001, Teatro come terapia, Macroedizioni.

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